La penombra della stanza non la stava certo aiutando a rimanere sveglia. La signora della morte era seduta al tavolo del comandante da un tempo indefinito. Le pergamene da leggere si erano accumulate nei giorni ed era arrivato il momento di esaminarle.
Sollevò lo sguardo dalla lista di nomi soffocando malamente uno sbadiglio, cercando di mettere a fuoco la persona davanti. L'elmo di un serpente era calato sul viso, una delle due zanne era spezzata.
"Stanca my queen?" la voce bassa del cacciatore la risvegliò quasi del tutto. Shayra accartocciò la pergamena tirandola verso l'uomo e colpendone l'elmo.
"Ma ti togli sto coso mentre parliamo?" esclamò. "e nessuna regina, al massimo Baronessa!" proseguì ridendo.
Teolandor sfilò l'ossuto elmo appoggiandolo sul tavolo e sorrise. "Ti dicevo, conosco solo due di loro, Renki e Thoralion. La loro Gilda è stata devastata dalle truppe nemiche e sono rimasti in pochi. Hanno chiesto di unirsi a noi. Ci sono poi un altro paladino, Morinal e Limortitoi, un tuo confratello. Non posso garantire per tutti ma penso che il nostro gruppo ne guadagnerebbe."
Shayra sospirò. Accettare nuovi gildani poteva sempre essere problematico ed erano sempre in meno a poterli gestire. Sollevò lo sguardo verso le sedie vuote di Taytom e di Stygeros. Il paladino si stava dedicando con fin troppo zelo a far ripartire l'economia nel Goldshire, era convinto che il mercato locale, messo nelle mani del fattore Lidl, avrebbe risollevato la contea. La donna sorrise appena, teneramente. Sapeva che non era solo l'economia locale a tener Tay lontano dalla sala del comandante ma contribuiva molto la gravidanza di Loreley, la dolce maestra che aveva conosciuto mentre pattugliava la zona ed aveva sposato poco dopo.
Stygeros si era unito al comando di guaritori di Stormwind. Istruire i nuovi sacerdoti e mandarli nelle più lontane terre di Azeroth gli assorbiva ogni attimo libero che aveva. Shayra aveva avuto occasione di assistere ad una delle sue lezioni e risuonavano ancora nelle orecchie i vari "Inutili! Siete inutili, capito! Vanno in giro vestiti di stoffa! Inutili!" con cui l'amico "esortava" i giovani novizi.
Tornò con il pensiero alla stanza dove erano. Girò appena il viso verso Gileon. Il guerriero stava lisciando pensosamente la barba e bastò uno sguardo per intendersi.
"Ma si, ma si" rispose l'uomo alzandosi. "Alla fine se sono sopravvissuti finora nelle Shadowlands sapranno il fatto loro e se non si integreranno bene nel gruppo daremo la colpa a Teolandor. Ezpz."
Shayra aggrottò un sopracciglio. "La smetti di parlare nanico? Lo sai che non lo capisco. La vicinanza con Shànàno non ti ha giovato."
Gileon mise le mani avanti assumento un'espressione eccessivamente stupefatta "Ma.. ma... macccome!!" e rise. Il guerrierò tornò serio e congedò il cacciatore. "Grazie. Parleremo noi con Renki, vai a riposare ora."
Teolandor si esibì in un inchino esagerato. "Agli ordini! E farebbe bene anche a voi dormire un pò!" disse uscendo.
Il guerriero tolse dal fuoco la brocca e versò del bollente liquido nella tazza di fronte Shayra. "Che cos'è stasera?"
"Boh, lo sai che i nostri alchimisti si divertono. Tonici fortificanti!"
La donna ne bevve un sorso ed ogni residuo di sonno svanì. "Leti è impazzita a propinare queste bombe alcoliche la sera? E chi dorme più ora?" Esclamò mentre prese un'altra pergamena, insieme ad un altro sorso della calda bevanda.
Il resoconto dell'ultima incursione nel castello di Nathria.
Holyboomb guidava con pacatezza e precisione il gruppo che gli veniva assegnato. Studiava i punti deboli di ogni obiettivo in modo impeccabile. Gebur poteva essere fiero di suo figlio, l'aveva cresciuto forte nei valori della Gilda, altruista e di buon cuore come era lui. Cercavano sempre di colpire su due fronti con gruppi guidati dai nuovi raid leader. Da un lato il paladino, dall'altro la cacciatrice. I Grifoni venivano condotti con maestria attraverso i labirinti del castello e con la giusta dose di sprezzo del pericolo che li portava spesso ad un passo dal disastro ma che rendeva i combattimenti più affrontabili anche a livello psicologico.
"Buooooondì!" entrò nella sala Northal. "Mi è arrivato un messaggio senza firma: "Ehi, ci sei stasera?", non avevo dubbi fosse la capa. Che è successo?"
Shayra emise un lungo sospiro, parlò soppesando le parole. "Abbiamo un problema. Riguarda te." esordì.
Northal fece spallucce assumento un'espressione innocente. "Unlucky."
La donna sorrise. "Intanto volevamo ringraziarti. Tu ed Holyboomb siete stati dei condottieri eccezionali in ogni scontro che abbiamo affrontato finora. Poi..." Si alzò avvicinandosi all'elfo. Appuntò sul bavero dell'elegante camicia una spilla dorata. Il simbolo degli ufficiali di Gilda. "Abbiamo bisogno di te anche per le scartoffie. Benvenuto, Officer Northal!" disse lentamente, a voce bassa.
Shayra notò un luccichio negli occhi dell'elfo... erano forse lacrime? Magari la penombra l'aveva ingannata, magari no.
Northal rimase in silenzio per qualche istante. Gileon lo esortò. "Mbeh?"
Un ampio sorriso si allargò sul volto dell'elfo "Yaaaaaaaaaaaaaa!" esclamò esultando. Tornò serio per un attimo e fissò i limpidi occhi azzurri su quelli glaciali di Shayra. Fu solo per qualche secondo ma bastò per farle capire che la scelta era giusta. "Darò il meglio di me capa. Grazie." disse. "Ed ora tutti degradati a somaro!!! Pedissequamente! Sti sciamannati! Troverò la parola chiave di oggi e ve la comunicherò a breve!"
.... e insomma... Benvenuto fra gli Ufficiali, Northal di Darnassus. ♥